
Il 24 giugno 2025, nella suggestiva cornice di Palazzo Maffei Marescotti a Roma, sede della Pontificia Accademia di Teologia, si è tenuto il I° Simposio Pontificio sull’Intelligenza Artificiale, un evento di portata internazionale che ha intrecciato riflessione teologica, analisi accademica e prospettive politiche. Promosso da S.E.R. Monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia, Valeria Lazzaroli, presidente dell’ENIA, e dal Journal of Pluralism in Economics (JPE), il simposio ha riunito esperti, religiosi, istituzioni e società civile per affrontare le sfide etiche e sociali dell’IA, con un focus sulle nuove generazioni.Moderato dal giornalista Santo Strati e presieduto dall’accademico pontificio Mauro Alvisi, il simposio si è articolato in tre panel tematici su lavoro, governance algoritmica e innovazione tecnologica. Staglianò ha aperto i lavori invocando una “teologia sapienziale dell’IA” per preservare la “dignitas infinita” dell’uomo, richiamando l’antropologia cristiana come guida etica.
Mauro Alvisi, co-organizzatore con l’economista Giovanni Barretta, ha descritto l’IA come un “cambiamento d’epoca”, evidenziando l’Internet of Things e la necessità di una regolamentazione responsabile. Barretta ha sottolineato l’impatto dell’IA sul mercato del lavoro, proponendo una distribuzione equa dei profitti per un reddito universale, contrastando scenari di iniquità sociale.Tra i relatori, Valeria Lazzaroli (ENIA), Massimiliano Gattoni (NeuroMind AGI), Rita Mascolo (LUISS), e Filomena Maggino (La Sapienza) hanno offerto prospettive su formazione, cybersecurity e implicazioni economiche. L’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud”, rappresentato da Alessandro Caramiello, ha enfatizzato il ruolo del Mezzogiorno come laboratorio di innovazione e coesione sociale. Il momento clou è stata la firma del “Manifesto e Dodecalogo per la Pace nel Mondo”, un documento che promuove pace, uguaglianza e giustizia, sottoscritto da Staglianò, Lazzaroli, Caramiello, Michele Pignata (SVIMAR) e Domenico Di Conza (UNAI). Il Manifesto, ispirato a valori biblici e universali, sarà presentato alle Nazioni Unite, integrandosi con il progetto “Pop Peace of Art”, che unisce arte e teologia per la pace. Caramiello ha definito la firma un “passo verso un futuro di speranza e collaborazione”, evidenziando il ruolo della cultura e della scienza nel dialogo globale. Il simposio si è chiuso con un impegno condiviso a orientare l’IA verso un umanesimo rinnovato, trasformando le sue potenzialità in un ponte per l’inclusione e la solidarietà, con il Mezzogiorno protagonista di un cambiamento etico e sostenibile.






APPUNTAMENTO IL 24 - I° Simposio Pontificio sull’Intelligenza Artificiale
https://www.casertafocus.net/

A Roma il primo simposio vaticano sull’intelligenza artificiale
https://calabria.live/

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